La pittura nell'antico Egitto ha svolto un ruolo importante nella raffigurazione della vita e della cultura dell'epoca.

Gli egizi credevano che la vita dopo la morte fosse una continuazione della vita terrena e quindi decoravano le tombe con scene di vita quotidiana, feste, battaglie, caccia e agricoltura.
Le immagini rappresentavano anche il defunto in momenti di interazione con gli dei e scene religiose.

Le pitture si trovano principalmente sulle pareti delle tombe, dei templi e dei palazzi ma non solo. I supporti su cui dipingevano gli antichi egizi potevano essere di natura diversa: legno, materiali lapidei, tele, papiri, terracotte.

Ulteriormente variegata è la gamma cromatica a disposizione degli antichi Egizi frutto di nuove alchimie sviluppate proprio in questo periodo storico.
L'impiego pittorico del blu egizio ad esempio è una novità assoluta legata ad una particolare lavorazione che lo designa come primo colore sintetico della storia.
I rossi utilizzati dagli egizi erano prevalentemente ocre gialle sottoposte a cottura. Era proprio con le ocre rosse che si realizzava il disegno preparatorio che poi veniva ripassato con il colore nero, scelto tra i materiali naturali di origine vegetale come poteva essere per la fuliggine o il carbone. 
Altri colori utilizzati per le pitture egizie sono l'azzurrite, solfati di calcio, malachite e orpimento.

I lenganti pittorici svolgono un ruolo importante per la formazione e la stabilità del film pittorico. I leganti pittorici sono sostanze utilizzate nella pittura per "legare" i pigmenti e consentire loro di aderire alla superficie su cui vengono applicati. I medium leganti erano sostanze organiche di origine proteica, si tratti di gomma arabica, lavorazioni della cottura di scarti animali, albume...  


Quali era le sorprendenti sostanze coloranti utilizzate nell'antico Egitto?