Classificazione dei pigmenti
Il pigmento è una sostanza formata da particelle con dimensioni dell'ordine del millesimo di millimetro.
Il pigmento è una sostanza formata da particelle con dimensioni dell'ordine del millesimo di millimetro.
Molte tecniche alchemiche vennero sviluppate dagli Arabi dopo la caduta dell'Impero Romano, processi di distillazione, cristallizzazione e sublimazione furono compresi e sistematizzati proprio durante il Medioevo.
La pittura parietale, detta "pompeiana", comprende tutta la pittura presente nelle case di Pompei, opere realizzate tra la fine del II secolo a.C. e il 79 d.C.
Il sistema Munsell dei colori ci permette di suddividere correttamente i colori deformando la sfera cromatica.
Il colore è un elemento fondamentale della grammatica visiva, per definirlo sono state individuate tre varianti fondamentali che lo caratterizzano percettivamente: la tinta, la chiarezza e la saturazione.
Il rosso pompeiano deve il suo nome ad una particolare tonalità di rosso tipizzata dopo il ritrovamento dei dipinti romani rinvenuti ad Ercolano e Pompei, il suo colore, acceso e brillante, si rivela la vera novità stilistica che caratterizza gli affreschi presenti nelle ville pompeiane.
I colori-pigmento subiscono le leggi cromatico/visive imposte dalla sintesi sottrattiva e non quelle leggi imposte dalla sintesi additiva che si possono applicare solamente ai colori-luce.