Ribadiamo che i colori utilizzati per dipingere una cameretta determinano una forte ricaduta percettiva, influendo così sulla qualità dell’ambiente che circonda il bambino nel suo nido. 

Lo sapevate che non sono solo i colori ad essere determinanti?
I soggetti scelti possono infondere tranquillità e benessere se l’intervento pittorico è progettato con consapevolezza.
La comunicazione visiva ci insegna che le immagini trasmettono sempre un messaggio: è il primo assioma della comunicazione a ricordarci che “è impossibile non comunicare”.
E’ indispensabile decidere che cosa voglio trasmettere attraverso il soggetto che propongo al bambino.
Esistono stimoli visivi che calmano altri invece che attivano.

cameretta rosa

Ad infondere calma ed accoglienza sono le figure che rappresentano soggetti fermi o che si muovono molto lentamente. I temi legati ad una dimensione percettiva capace di calmare sono per esempio i paesaggi e le forme legate alla natura.

Soggetti attivi, in movimento o che veicolano un messaggio legato alla velocità, sono temi che attivano e stimolano il bambino .

L’iperstimolazione del bambino è sconsigliata quando lo spazio-nanna e lo spazio-gioco coincidono. L’immagine proposta a parete accompagnerà il bambino durante la giornata sia nelle varie fasi di gioco sia nel momento della nanna per conciliare loro il sonno.

Delicatezza e tenerezza, perfettamente adatte alle fasi di gioco, saranno in accordo anche con i tempi lenti del riposo.
Riappropriarsi della lentezza dei movimenti e beneficiare di forme morbide e accoglienti serve per riequilibrare l’iperstimolazione ed ipersaturazione a cui oggi i bambini sono precocemente esposti.

Le raffigurazioni murali non devono affaticare la lettura visiva del bambino.nomi Quanto più è piccolo il bambino quanto più ha bisogno di immagini grandi e povere di dettagli minuziosi. Le minuzie affaticano e impegnano la vista e la mente del bambino.
Un’immagine semplificata, grande e leggibile permette al bambino di cogliere con immediatezza e spontaneità la forma descritta. Inoltre, è bene ricordare che gli stimoli visivi non devono diventare in alcun modo i protagonisti della stanza, ma invece essere impercettibilmente presenti.

Ma non solo immagini…
Maschile o femminile, lungo o corto che sia, la presenza del nome del bambino sulla parete  (per intero e senza storpiature) si pone come affermazione del sé e in tal senso contribuisce alla formazione del nucleo dell’identità del piccolo.