Le pitture murali si trovano principalmente all'interno delle tombe e dei templi, sono testimonianze preziose della vita quotidiana, delle credenze religiose e delle tradizioni dell'antico popolo egizio.

Le pitture venivano eseguite su uno strato preparatorio di intonaco (gesso e carbonato di calcio). Su questo strato il colore aderiva in modo adeguato ai fini pittorico decorativi. E' nel Nuovo Regno che verosimilmente si colloca l'impiego di intonaci a base di calce da utilizzare al posto del gesso.

Le principali fasi coinvolte nel processo di esecuzione delle pitture parietali egizie sono note perché molte pitture incompiute sono state ritrovate. Questi reperti archeologici documentano in modo chiaro le diverse fasi esecutive. 

L'area da decorare veniva inquadrata attraverso la battitura di un filo (pregno di pigmento) sulla superficie del muro. Il filo lasciava sul muro una traccia colorata che serviva a definire l'area di lavoro.

Il disegno preparatorio veniva eseguito con un'ocra rossa e veniva successivamente ripassato con il colore nero.

Sul dipinto, gli antichi Egizi, talvolta aggiungevano uno strato di cera che andava a lucidare l'area dipinta. 


Quali erano le fasi di esecuzione delle pitture murali nell'antico Egitto?